La struttura dell’eremo era costituita dal Convento a forma semplicissima e lineare di quadrilatero, con all’interno un chiostro coltivato a giardino.
Tutto attorno ad esso, un corridoio offriva un collegamento tra i vari ambienti: da un lato la chiesa e i locali annessi, dal lato opposto gli altri locali comuni.
Lungo gli altri due lati maggiori erano disposte le celle di due vani ciascuna, separate le une dalle altre da un giardinetto-orticello per garantirne la completa solitudine.
Oltre al convento furono costruiti sette piccoli piccoli eremi detti “romitori” disseminati nel parco.
Il tutto racchiuso in una cerchia di mura di circa 3,5 Km di lunghezza, che costituiva la zona interdetta agli estranei (clausura).
L’unico accesso all’eremo era costituito da una portineria, posta nella zona a valle, alla confluenza dei torrenti Malanotte e Arrestra.
Lì sorgeva un mulino ad acqua (tutt’ora esistente) e anche una piccola chiesa dedicata a Sant’Anna, dove veniva celebrata la S. Messa per gli abitanti dei dintorni.